BREVISSIME DAL CINEMA

Nell'invitarvi a meditare sull'intercambiabilità dei termini 'cinefilo' e 'cinofilo', giustificata dalle qualità declamatorie di un numero sempre maggiore di cani (eredi degli indimenticati Lassie e Shirley Temple), vi offriamo alcuni pareri del nostro critico. La serietà del quale è testimoniata dal fatto che ha visto almeno il 50% dei film che dice di aver visto e non ricorda i nomi degli attori (salvo pochissime eccezioni).

'Tre uomini e una gamba' di Aldo, Giovanni e Giacomo, M. Venier, M. Massironi

Come indicato correttamente nel titolo, non si tratta di arte, bensì di arti. Un semplice calcolo matematico rivela inoltre che la quantità di arti è decisamente insufficiente.

'Qualcosa è cambiato' di J.L. Brooks

Il grande Jack è veramente grande. Anche il film non è male. Notevole il lavoro dei truccatori (anche se un amico odontoiatra fa notare che quando spaccano una faccia, di solito i denti ci vanno di mezzo).

'Full monty' di P. Cattaneo

Dedicato a tutti i disoccupati che si disperano per essere rimasti in mutande, è un bel film. Tra i suoi pregi si segnala una sequenza di pochi secondi in cui viene espresso con stile e poesia tutto quanto 'In & out' avrebbe dovuto dire (e non ha detto). La citazione per 'Grazie signora Thatcher' è semi-ironica, come tutto il film (e forse la vita?).

'L'avvocato del diavolo' di T. Hackford

A qualcuno basta che ci sia Al Pacino, a qualcun'altro basta Keanu Reeves. Questo film può piacere, anche a chi non si accorge che i finali sono tre (a due dovrebbero arrivarci tutti). Non è vero che se volete avere successo dovete fare un patto col diavolo: dovete farne almeno due e potrebbero non bastare.

'La vita è bella' di R. Benigni

Non era facile fare questo film, e rimane l'impressione che qualcosa non sia come dovrebbe (ma non si saprebbe dire cosa). Forse non si poteva fare meglio, certamente su questo tema è stato fatto spesso assai peggio. È bellissimo che, una volta tanto, l'innocenza del padre ricada sul figlio.

'Grazie signora Thatcher' di M. Herman

Ancora disoccupati inglesi. Ancora un bel film. Bellissima versione di 'Danny boy'. Una curiosa battuta: "Se questi uomini fossero ancora vivi, si rivolterebbero nella tomba!", forse un consiglio per i disoccupati: se siete ancora vivi e vi stanno infilando in una tomba...

'Titanic' di J. Cameron

Il titolo dice tutto.

'Crimini invisibili (The end of violence)' di W. Wenders

Una prima parte del film che promette tutto ciò che la seconda non mantiene. Diffidate di chi ha capito questo film.

'In & out' di F. Oz

Emetico fin dal titolo il film è superficialissimo. Il fatto che la personalità di ogni essere umano sia insieme maschile e femminile, non significa che tutti sono gay. Il personaggio principale di questo film fatica a convincersi che la sua passione per Barbara Streisand, la sua sensibilità e le sue inibizioni sono indice di omosessualità. Ci riesce con l'aiuto di un test su cassetta (momento più squallido e deprimente dell'intero film). In conclusione direi: un sedicente gay per futili motivi non giustifica l'acquisto di un biglietto.

Le Colonne Sonore

 

SAGGEZZA DEI POPOLI